sabato 9 maggio 2009

Alfa Romeo Giulia GT 1300 Junior (1^ serie)




Fu l'erede della mitica Giulietta Sprint. Nata come versione più economica della Giulia Sprint GT 1600, per evidenti motivi di costo d'acquisto e gestione, divenne poi più famosa della sorella maggiore acquistando una diffusione ed una fama anche sportiva di rilievo. La prima serie era caratterizzata dal cosiddetto "cruscotto piatto", dotato di quattro strumenti che includevano l'indicazione della temperatura dell'olio motore. Nella sua prima versione (il primo anno con freni a disco Dunlop) mancava di dotazioni ritenute già all'epoca quasi essenziali come il servofreno, mentre la seconda versione recava solo alcune piccole modifiche tra le quali appunto il sevofreno, disponibile anche in kit per post-equipaggiare le vetture sprovviste.
Nel 1966, accanto alle versioni Sprint GT con motore di 1,6 litri, entrò in listino una versione di cilindrata ridotta a 1290cc (89cv), denominata Giulia GT 1300 Junior. La Junior aveva un allestimento ridotto: pavimento in gomma, assenza di servofreno, plancia in plastica priva di consolle centrale, borchie copri ruota semplificate, sedili meno profilati. Nel 1969 le Junior (che persero il nome Giulia per chiamarsi semplicemente GT) vennero dotate di servofreno e di una nuova plancia. Nel 1971 le adottarono il frontale ristilizzato e privo di scalino, uniformandosi alle GT 2000 Veloce. L' uniformazione, tuttavia, non fu totale perché le Junior avevano fari singoli (anziché doppi) e una diversa mascherina. Col restyling, comunque, la gamma guadagnò un motore: accanto al 1300 da 89cv era infatti disponibile il 1600 da 109cv. Nel 1973 l'unificazione con la GT 2000 Veloce venne accentuata: adottarono la stessa mascherina (e i doppi fari) della versione di maggior cilindrata con la differenza che nella versione unificata non erano presenti i rostri sui paraurti e i poggiatesta sui sedili anteriori.

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